martedì 14 ottobre 2008

Salone Nautico

Sognare non costa nulla... soprattutto quando ti frughi le tasche e cerchi vanamente quei 720.000 euro per toglierti uno sfizio.

Scatti dal Salone di Genova

domenica 21 settembre 2008

sabato 13 settembre 2008

lunedì 8 settembre 2008

Palle del Toro

Ricetta Sperimentale per 2
  • 2 palle di toro
  • uno spicchio d'aglio
  • sale
  • un limone
  • burro
  • farina

Far bollire una pentola d'acqua con un pugno di sale; gettare le palle di toro nell'acqua e far sbollentare per 5 minuti, anche 6 che non si sa mai.

Scolare le palle e freddare con acqua corrente, quindi asciugare e levare la pelle delle palle.

Tagliare le palle a fette, quindi girarle in farina mentre in padella facciamo dorare l'aglio che poi verrà rimosso.

Impadellare e salare durante la cottura q.b.
Lasciar andare a fuoco basso fino a quando vi sembrano pronte (nessuno in realtà può dire quando i coglioni sono pronti, tranne la suocera se siete sposati).

A fine cottura innaffiare con il limone preventivamente spremuto.
Servire con guarnizione di prezzemolo.

Buon appetito.



lunedì 1 settembre 2008

Zingarata - Summer Edition

Zingarata 2 - Foto Diario


Visto il successo e l'attenzione riscossi dall'edizione primaverile si decide in quattro e quattr'otto di dare vita alla sessione esitva della zingarata: altri 2 giorni e 2 notti sul Meteor, sempre sul lago di Como

Imbarco tragico il venerdì sera con barca al gavitello e 3 ore spese per svuotare il gommone dalla pioggia accumulata nel mese di inutilizzo, ricercare motore, staffa e miscela sulle 6 barche ormeggiate ai vari gavitelli, disinfestazione dai ragni e trasporto dei bagagli. L'equipaggiamento è così costituito:

  • cambusa infinita
  • materassini
  • sacchi a pelo
  • federe (senza cuscini... dimenticati)
  • fornellone da campeggio
  • zaino/borsa del vestiario
  • chitarra
  • ammenicoli vari

Finalmente alle 23 circa riusciamo a cenare con frittatona piccante (seguiranno le ricette, come sempre) annaffiata da vino e seguita da dolce goloso (pane e Nutella finta) più digestivi vari.

Il mattino seguente si parte alla volta di Piona dove arriviamo in men che non si dica e troviamo un fantastico ormeggio libero nel proticciolo turistico. Attracchiamo all'inglese sotto gli occhi un po' straniti dei bagnanti (provate voi a vedere due energumeni di 2 metri balzellare sopra un guscio galleggiante con tanto di bandiera dei pirati!).

Il pomeriggio trascorre pigramente e per ammazzare il tempo prepariamo un concentrato di peperoncini giganti verdi (i soliti) che subito si fregerà del nome "Il Mostro"... anche questa ricetta sarà presto disponibile.

La sera ci sbizzarriamo in una leggera rivisitazione della ricetta oramai più che nota della Fasolada alla Piona, per l'occasione additivata con qualche ingrediente speciale; tutti i dettagli nella ricetta (sì, certo, anche questa tra poco online), nel frattempo una anticipazione video!



Sorvoliamo su come sia proseguita la serata, i materiali sono estremamente scottanti e non si possono pubblicare, temiamo di essere ricercati dai frequentatori della zona... passiamo al rientro del giorno dopo.

Partenza il mattino presto, verso le 09.30, Maurizio dorme fino alle 12 mentre io, da solo, levo gli ormeggi e dirigo verso la mitica Villa Gaeta, di fronte a Bellano, per il solito pranzo al gavitello e mini pennica pre-rientro.

Navigazione piacevole con generosa bolina e una mano di terzaroli, rientriamo infine al porto di Bellano verso le 17 impiegando quasi 2 ore per scaricare tutte le nostre cianfrusaglie e ormeggiare degnamente il Meteor.

Chiudiamo la giornata con una birretta in compagnia del Presidente del Club e rientriamo a casa puzzolenti, carichi di gas ma molto soddisfatti e abbronzati.

Concludiamo anticipando due importantissime notizie:

  • E' già prevista l'edizione autunnale della Zingarata, prossimamente tutti i dettagli
  • Ma chi è Armino?

lunedì 14 luglio 2008

Pollo alla Birra

di Paolo Olivari
  • un pezzo di pollo a testa
  • cipolle
  • birra
  • sale, pepe
  • un arancio

Mettere direttamente in un tegame i pezzi di pollo a crudo e senza olio. Tagliare grossolanamente molte cipolle e incastrarle tra i pezzi di pollo. Aggiungere sale grosso. Coprire con la birra il tutto e mettere sul fuoco. A metà cottura girare i pezzi di pollo e stendere al meglio la cipolla. Far rosolare il pollo a piacere e a fine cottura aggiungere delle fettine di arancio tagliate fini. Far asciugare l´arancio cospargere di pepe e servire.

Buon appetito.

lunedì 26 maggio 2008

Regata del Lario - cronaca di una Waterloo

Riporto con orgoglio la cronaca della partecipazione (non esattamente performante) alla Regata del Lario redatta da Ivan, Lucio e Andrea, valorosi Mareapertini.

Carichi e concentrati ci presentiamo al molo alle 9.00 di domenica per la regata: purtroppo il persistente maltempo ha impedito di ultimare la messa a punto di NEMO, quindi ci presentiamo con una chiglia pulita per 1/3 con uno spazzolone sotto la pioggia da Lucio (Tailer) e dall'onnipresente Fabietto.
Mentre prendiamo il motore ausiliario, utile per arrivare al campo di regata dall'altra parte del lago ci accorgiamo subito che era stato riposto male: l'olio gocciola nel pozzetto e sulla seduta..
"Vabbè, dai ragazzi, chante clair!!" (a Mareaperto se ne usa talmente tanto che dovrebbero darci un premio!!).
Il risultato non è perfetto, ma peggiora quando con una secchiata per sciacquare notiamo che l'ombrinale non scarica!!!
Il pozzetto ha 3 dita di acqua oliata, insaponata e nera per i tentativi di sgorgare..

Un mio commento per sdrammatizzare si rivelerà in vero una triste profezia: "raga, se il buon giorno si vede dal mattino, siamo rovinati!".
Il tempo stringe, ci si può iscrivere entro le 11.

Montiamo il motorino... che non parte; dopo 20 minuti, mentre cerchiamo suggerimenti dal Piu, accenna una partenza, ma per ben 5 volte si rispegnerà: l'ultima definitivamente, lasciandoci a metà porticciolo: sono già le 10.30!!
Dopo aver rotto le scatole a Piu/Fabietto otteniamo il nulla osta all'utilizzo del gommone per auto-trainarci all'iscrizione.
Andrea, prodiere, detto ICEMAN per l'estrema resistenza alle condizioni avverse, arma durante la traina... insomma riusciamo ad iscriverci 10 min in ritardo, ma non eravamo i soli.

-PRIMA REGATA ore 12.00-
per ora non c'è vento e al vhf le comunicazioni tra i le barche comitato sul vento rilevato sono quasi paradossali: "ci stanno passando a fianco 2 barche sotto spi, una va a nord, l'altra a sud!!"
Si attende e intanto facciamo il breafing sul regolamento, leggiamo le regole di regata, issiamo la bandiera di classe..verso l'una il vento, confermando le previsioni, inizia a soffiare leggero da sud: misuriamo i vari angoli di boa, linea di partenza e vento e decidiamo di partire a destra, nonostante ciò voglia dire avere mure a sinistra.
Coraggiosamente dopo qualche giro ci lanciamo e dopo uno slalom in 2 metri tra una poppa e un'altra prua, partiamo cmq per primi: qualcun altro subito dopo prova a venire dalla nostrta parte ma a metà strada il vento crea un canale sottocosta e pur dando buono ha poca pressione.. ormai siamo in lay line, proseguiamo ma alla prima boa siamo già terzultimi.
Andiamo di spi!! ..grazie ad una manovra perfetta ne superiamo uno subito dopo la boa... ma poi ci risupera.. di pura velocità.
Al secondo giro riusciamo a non perdere altre posizioni e concludiamo terzultimi su una decina di meteor.

-SECONDA REGATA ore 14.30-
Siamo carichi: strategicamente, a parte la sfiga del lato sbagliato, saremmo alla loro altezza: abbiamo un sospetto di essere un pelo più lenti ma come strategie e pulizia delle manovre siamo tra i più precisi.
Stavolta stiamo nel mucchio, nel mezzo dl lago, e vediamo!!
Scegliamo dipartire mure a dritta, meglio non forzare la fortuna avuta nello slalom mure a sinistra di prima!!
E alla seconda partenza partiamo per primi ancora: ai 5 minuti eravamo perfettamente sulla partenza,... peccato che il comitato aveva esposto una bandiera in cui segnalava 1 minuto in più di count down (6 invece di 5!!!).
nooooo!!! ma come?!?!?!?! ..e poi, perchè danno la tromba ad ogni minuto?!? non si capisce niente così!!
Vabbè ormai facciamo la nostra gara.. almeno per test.
Ci teniamo vicini agli altri, in mezzo, ma uno dopo l'altro ci superano: inutile negarlo la buona cara vecchia NEMO non stringe il vento, oltre ad essere più lenta: solo 3/4 barche più o meno avevano il nostro stesso angolo di bolina, ma tra l'altro avevano le vele regolate male, loro!!!
Per la cornaca, iniziamo a sentire la stanchezza dovuta anche alle peripezie mattutine; il tempo ci ha obbligati alle cerate tutto il giorno e nel contempo ci fa fare delle saune incredibili, nonostante le nubi.. inoltre l'errore in partenza ci leva concentrazione.
Ciò nonostante sulla seconda poppa ingaggiamo una sfida personale con un meteor che avevamo quasi ripreso al giro di boa (per un errore suo); poi siamo lenti nell'issata e perdiamo acqua, ma notando che dava buono anticipiamo la strambata e arriviamo insieme alla boa di poppa.
Siamo ingaggiati e sottovento, decido da buon bastardo di buttarli fuori: "ACQUA!! ACQUA!!!"""... ..alla fine con qualche urlo gli do spazio ma tanto si sono incasinati e gli stiamo davanti fino al traguardo!!
saremmo arrivati 5, ma partendo 1 minuto prima, perdipiù siamo squalificati.

-ULTIMA REGATA ore 16.15-
Inizia a piovere.
Dato lo scoramento per l'errore di prima stavolta andiamo prudenti: "accidenti!!! ..suonano una tromba ad ogni minuto e le bandiere bagnate si vedono solo passando a fianco alla barca comitato!! ...i minuti sono 5 o 6?!?!??!"
Stiamo nel mucchio, senza anticipare per non uscire prima : se i primi vanno andiamo anche noi: partiamo lostesso tra i primi, attaccati, stavolta era di 5 minuti.
Il vento e la pioggia rinforzano: l'ennesima bolina a fianco di un'altro meteor ci conferma la nostra lentezza, la concentrazione e le energie calano: le vele non sono proprio a segno, ma io sono stato al timone e mi sembra di infierire chiedendo l'ennesimo sforzo..
Vediamo DJ in lontananza che tifa (inutilmente) per noi ma alla prima boa con lo spi facciamo un pò di casino; tiriamo fuori le unghie e cerchiamo di fare una poppa decente, ma anche sulla boa di poppa l'ammainata non è più performante.
Al secondo giro facciamo il possibile ma gli errori sono ancora più dannosi e forse sfioriamo la boa nell'issata con lo spi.
Cerchiamo di tenere la poppa e chiudiamo terz'ultimi.

E' andata così..
Però ci siamo divertiti: e anche se non siamo competitivi non ci scoraggiamo: comunque è una bella esperienza, una bella scuola e se non ci fosse da migliorare non ci sarebbe gusto!
Noi mareapertini, comunque, c'eravamo...
alla prossima volta.
Andrea (Iceman), Lucio e Ivan.

giovedì 22 maggio 2008

Sardegna toccata e fuga

Improvvisamente mi trovo a Cala Volpe, due giorni gentilmente offerti da un fornitore.
Sole, profumi di terra, caldo e soporattutto mare, e una stanza che è una vera bomboniera.

Vedere per credere!
Sardinia - Cala Volpe


Foto della Iena

mercoledì 21 maggio 2008

Non solo grembiuli

Tutti bravi a dire "io sono il cambusiere", ma poi nei fatti? Scatolette?

Nasce oggi Il Cambusa, il vero grembiule del vero pirata cambusiere.
Disponibile in due colorazioni, bianco e verde, entrambe con scritta glitter oro (piuttosto culanda) sul petto.

Toast, pizzette, fagiolate... ma poi chi pulisce?
Tranquilli, Il Cambusa si pulisce da solo!

Hey! Io non so cucinare, si può avere una fantastica e rarissima maglietta di MareForza9 !
Certo! Basta un click!

MareForza9 - Grembiule modello 'Il Cambusa'

domenica 18 maggio 2008

Surprise !

Sono iniziati gli anni 80 quando sugli schermi televisivi fa la sua comparsa Jonathan - Dimensione Avventura, format condotto da Ambrogio Fogar che porterà per 8 stagioni gli spettatori in giro per il mondo, instillando inevitabilmente in chiunque la voglia di umana e incosciente avventura che ha caratterizzato questo nobile uomo dei giorni nostri.

Ciao Ambrogio.

sabato 10 maggio 2008

Più Jack per tutti


Pieno pomeriggio, preparativi per la grigliata in corso...
in tutto questo un Jack già "allegro" e Maurizio che strimpella per allietare le sue orecchie (e placare le sue molestie).
Più Jack per tutti!

lunedì 28 aprile 2008

Trippa alla Gaeta

Ricetta per 2 persone (fame media)




Fare dorare l'aglio tagliuzzato in un pentolino con dell'olio di oliva insieme ai peperoncini spezzettati. Sfumare con un po' di vino rosso, cercando di tenerne due terzi per voi (in modo da felpare la bocca in vista dei sapori che la riempiranno tra poco).

Aggiungere la trippa e lasciar cuocere per circa 10 minuti: quando comincia a ritirarsi il sugo (anch'esso contenuto nelle sapienti scatolette) decidete in qualunque momento di spegnere e servire.

Come sempre, i piatti con fondo di pane a cassetta e il consueto cucchiaio sono la ciliegina sulla torta.

Buon appetito.

domenica 27 aprile 2008

Giorno 3 - 27.04.2008 - Bellano e dintorni

La peggiore delle tre notti è passata: tantissima umidità e un continuo russare di entrambi che ci ha costretti a dormire un po' per uno; ci svegliamo alle 11 circa con le ossa indolenzite, nasi chiusi e il solito mal di testa.

Prendiamo coraggio e apriamo il tambuccio scoprendo che il porticciolo di Bellano è animato da famigliole a passeggio e anzianotti che guardano le barche passare (in mancanza dei treni o degli scavi); solamente dopo una colazione in pozzetto con caffé (2 moka per svegliarci bene), arance, brioches e succo ACE riusciamo a proferire le prime parole della giornata... Kbhaaaa!

Nonostante la stanchezza che non siamo riusciti a recuperare ci muoviamo agili e in pochi minuti la barca è armata e pronta per uscire, direzione Menaggio.

Usciti dal porto un vento leggero ci consente di tenere una bolina larga e lasciar scorrere la barca senza più toccare il timone; senza accorgercene raggiungiamo in poco tempo la sponda opposta del lago e rimaniamo ammaliati di fronte alla vista di Villa Gaeta con tanto di parco, pontile, torretta di osservazione e dependance.



Sembra tutto chiuso, e il cartello "vendesi" bene in vista ci conferma che possiamo attraccare al gavitello di fronte senza preoccuparci.

Assicurati al gavitello ci attrezziamo per l'ultimo pasto, e diamo fondo alle provviste.
Prepariamo la trippa in scatola con i soliti peperoncini giganti... peccato avere solamente una fetta di pane in due, meritava una scarpetta più profonda.

Il tempo è tiranno, l'obiettivo è essere in macchina per le 16, quindi finito il pranzo ci sganciamo dal gavitello e dirigiamo verso Bellano, dove arriveremo alle 15 circa.

La barca è un disastro, tutto è sempre in disordine e sottocoperta sembra ci sia stata la guerra, quindi ci occorrerà oltre un'ora per raccogliere i resti di questi tre giorni e ridare alla barca una parvenza di normalità (e pulito).

Ore 17.00 - finalmente a casa, con mille idee per già pronti per salpare di nuovo, tra qualche settimana, non fosse altro per collaudare due ideucce che ci sono venute in mente per migliorare l'esperienza a bordo di un Meteor.

E adesso riposiamoci, siamo stremati e il mal di terra è arrivato subito a dare noia.
Per riordinare tutto il resto c'è tempo.

Giorno 2 - 26.04.2008 - da Piona a Isola Comacina (forse)

La sveglia non è delle migliori: ha fatto freddo durante la notte e siamo indolenziti per gli sforzi del giorno prima. Il mal di testa non ci aiuta, e il sole che filtra violentemente dagli oblò ci sveglia.

Sistemiamo i resti della baldoria che la sera prima ha animato il pozzetto, riordiniamo la stanza e, colti da un inspiegabile senso di igiene, andiamo nei bagni del camping per ridarci un aspetto (e un odore) umano: denti, barba (solo Filippo), ascella e shampoo.

Torniamo tonificati al nostro Meteor e ci prepariamo a salpare, obiettivo l'Isola Comacina.
Usciti dalla baia di Piona realizziamo che sarà una dura giornata: vento forte da sud che ci costringerà a bordeggiare di bolina tutto il giorno per raggiungere, dopo 5 ore, il traverso di Bellano.

La giornata si anima con una serie di eventi, tra cui:
  • caduta nel lago di entrambi scampata per un soffio (o meglio, per puro caso)
  • slalom tra barche regatanti (con parolacce a seguito)
  • barca sdraiata sul lago tutto il giorno
  • conseguente disordine noioso in camera
  • smarrimento della macchina fotografica
  • soste alla cappa (almeno 4) per svariati motivi (uno su tutti, inprorogabile impellenza fisica di Maurizio)
  • Kbahhhh

Vento fortissimo... dopo aver preso anche una mano di terzaroli, con il lago formato e in aumento, decidiamo di cercare rifugio nel porto di Bellano, solleticati anche dall'invito ad una grigliata alla Casa del club.

Ormeggiamo, sistemiamo la camera e la barca, e saliamo al club, per una doccia calda, cambio di biancheria intima (finalmente) e cena in compagnia.

Nonostante i numerosi inviti a dormire in un letto vero, decidiamo di essere coerenti con lo spirito d'avventura che ci contraddistingue e scendiamo al porto per dare alle nostre ossa di burro il meritato riposo.

Ripiegare su Bellano ci brucia ma è stata una scelta obbligata e responsabile, che sebbene viviamo come parziale fallimento del nostro piano, ci rende comunque più esperti per come abbiamo affrontato il vento mettendo da parte l'orgoglio.

Anche oggi siamo stanchi, ma felici (tranne Filippo che non trova più la macchina fotografica).

Fasolada alla Piona

Ricetta per 2 persone (affamate)

  • 500 gr. di fagioli borlotti
  • 250 gr. di salsa di pomodoro
  • 160 gr. di tonno all'olio d'oliva
  • 2 acciughe
  • peperoncini giganti verdi
  • aglio

Scolare l'olio del tonno in un tegame (nel nostro caso pentolino) e farvi soffriggere qualche spicchio d'aglio insieme ai peperoncini spezzettati e le acciughe, che faremo stemperare aiutandoci con un cucchiaio. Sfumare con vino bianco. Bere un po' di vino bianco (fatelo altrimenti non viene bene).

Aggiungere i fagioli, il tonno che avremo tagliuzzato in precedenza, e la salsa di pomodoro. Lasciar cuocere per circa 10 minuti, o comunque fino al raggiungimento della densità preferita (a noi piace tipo pappone del nonno).

Servire in piatti con fondo di pane a cassetta e mangiare con un cucchiaio.

Buon appetito.

venerdì 25 aprile 2008

Giorno 1 - 25.04.2008 - da Bellano a Piona

Foto Diario 25.04.2008


Superata la notte sconfiggendo anche l'umidità grazie a espedienti marinareschi (candela natalizia), la sveglia ci ricorda che abbiamo una missione da compiere.
Colazione frugale con caffè, brioches, arance e succo di frutta, tanica di benzina per il motore, ultime verifiche e siamo pronti per salpare.

Alle ore 11.28 lasciamo il porto turistico di Bellano, alla volta della Baia di Piona (lo sappiamo, il nome è strano, ma verificate pure sulle cartine, esiste davvero!).

La navigazione si presenta monotona a causa della quasi totale assenza di vento, e il motore fa il suo sporco lavoro per quasi un'ora, quando scapoliamo finalmente Dervio e beneficiamo dei primi aliti di vento.
Proseguiamo con il vento al gran lasco e di poppa, soffrendo da subito il caldo... più tardi ci accorgeremo di esserci bruciati la faccia (e per Filippo anche la testa).

La serena navigazione ci consente di dedicarci al pranzo:

  • pane in cassetta
  • acciughe
  • fettine di limone (nostranissimi, gentilmente forniti dalla mamma di Filippo)
  • prosciutto crudo
  • tabasco come se piovesse
  • acqua gasata
  • arancia (per abituarci allo stile galeotto che oggi più che mai ci appartiene)

Purtroppo il vento è incostante e ci costringe più volte a ricorrere al motore.
Arriviamo verso le 14.30 al traverso del lago di Piona (ops... Baia di Piona), che ci regala un'ora di puro divertimento con raffiche di vento molto forti (e Maurizio si spaventa e lasca la randa senza senso).

Alle 15.30 circa decidiamo di ormeggiare al pontile di un campeggio. Solo dopo un'ora di smadonnamenti per un ormeggio sicuro in previsione della notte, scopriamo che il posto è occupato da una barca al momento uscita.

Colti da un improvviso senso di civiltà decidiamo di entrare nel campeggio e chiedere un posto barca, pagando ben 20 euro, contrattando i 25 euro chiesti in partenza, dribblando abilmente le advances della vecchia attendente alla reception.

Smontato l'ormeggio certosino ci spostiamo verso il nuovo posto barca assegnato e lottiamo un'altra ora abbondante per assicurare la nostra casa galleggiante in vista della notte.

Ore 19.00: ormeggio completato, in sicurezza.Riordiniamo, puliamo e piazziamo il nostro benamato telo rosa anti-umidità (fa molto gay ma funziona veramente !!!).

Si conclude così, senza infamia e senza gloria, il primo giorno di navigazione, e mentre scriviamo questo diario pregustiamo la cena che ci attende: tonno, fagioli, cipolla e peperoncini enormi e piccantssimi, il tutto battezzato da tre litri di Est! Est! Est! (vino bianco, che col pesce ci sta).

Siamo stanchi, indolenziti, il mal di terra ci sta divorando in questo bar piastrellato a quadrotti, ma contenti.

Prologo - 24.04.2008

Foto Diario 24.04.2008


Accolte le raccomandazioni dei genitori (si cita a puro titolo esemplificativo: Mamma di Maurizio "Restate dove si tocca") nonché le frasi di stima ed orgoglio (papà di Filippo "siete dei pirla... ma dormite in barca anche stanotte?") siamo giunti alla partenza.

I bagagli suggeriscono una partenza per una settimana di oceano, invece sono solo 3 giorni sul lago di Como, a cazzeggio. Tanto cazzeggio...

Viaggio rapido, arrivo carico di speranze, barca in ordine e pulita (e ora cosa ce ne facciamo del Glassex?)...Scarichiamo e carichiamo in barca i nostri innumerevoli bagagli e bauli e bauletti, e il tutto merita qualche foto ad immortalare l'epico principio dell'avventura: Carletto Auriemma sarebbe fiero di noi.

Prepariamo la cabina armatoriale, adiacente il pozzetto, dotata di ampia vista sul lago e alcuni comfort d'eccellenza, tra cui:
  • camera doppia (due panche di vetroresina)
  • bagno in camera (secchio)
  • aria condizionata (tambuccio aperto per non soffocare)
  • frigo bar (sacchetti del GS carichi di vino)
  • acqua potabile (tanichetta da 5 litri ex acqua distillata sottratta dallo studio dentistico del papà di Maurizio)
  • corrente (pila a dinamo, detta anche pippa-pila)

Abbiamo anche l'immancabile passeggero (IL mostro); un ragno di dimensioni impressionanti che si è infilato in una fessura del boma e, nonostante Maurizio abbia tentato di appiccare un incendio per scacciarlo, EGLI (il ragno) indossando il suo giubbottino di salvataggio ignifugo, si è rifugiato in attesa della notte.

Ora ci attende una lunga notte di antichi e paurosi racconti marinareschi che scorreranno fluidi su fiumi di grog (birra).

Le papere ci danno noia (Filippo ha paura delle papere! Ma è possibile?).

Domani mattina ci aspetta una ricca colazione prima di partire per la prima tappa Bellano - Piona.Ricordiamoci di fare benzina al piccolo fregnino (motore minimal ausiliario in caso di emergenza, che di sicuro non funzionerà).

giovedì 24 aprile 2008

Prima di tutto una sana alimentazione

L'esperienza NoLimits è al via, poche ore e saremo soli con noi stessi e il lago.
Mille preparativi, sembra sempre che ti stia dimenticando qualcosa.
Il cibo!

Una lista lunghissima della spesa, cercando di individuare le cose veramente essenziali (pane, qualche affettato, acqua, acciughe e limone....).

E mentre sei lì che pensi "ho scritto tutto?" arriva un MMS che dimostra egregiamente lo spirito con cui si deve affrontare questa mini avventura.

lunedì 21 aprile 2008

Meglio soli che Marghe accompagnati

Dedico la mia piccola parte di avventura a Margherita, la mia fidanzata, con la sua testa tra le nuvole, che forse non mi rivedrà mai più viste le alte probabilità di prematura scomparsa a causa delle scarse condizioni igieniche in cui passeremo 3 giorni.

A te, Margherita.
Maurizio.

domenica 20 aprile 2008

Habemus il programma!

Et voilà, il programma é servito.

Giorno 1 Giovedì 24
Arrivo la sera al porto turistico di Bellano, check list equipaggiamenti, verifica e preparazione della barca per la notte.

Giorno 2 Venerdì 25
Partenza da Bellano verso Piona – distanza 8M circa.
Ormeggio a Piona e messa in sicurezza per la notte.

Giorno 3 Sabato 26
Partenza da Piona verso S.Abbondio – distanza 7M circa.
Ormeggio a S.Abbondio e incontro con altri equipaggi; pranzo.
Partenza verso Isola Comacina – distanza 8M circa.
Ormeggio e messa in sicurezza della barca per la notte.

Giorno 4 Domenica 27
Partenza da Isola Comacina verso Bellano – distanza 8M circa.
Ormeggio al porto di Bellano, sistemazione della barca, check out.

sabato 19 aprile 2008

Nomi sinceri

Il Meteor secondo MareForza9.com
Virtualmente...
ci piace immaginare così il meteor che coraggiosamente ci ospiterà, con un bel nome che spicca imponente, che ricorda all'osservatore il tipo di barca e cosa aspettarsi da chi la sta portando.

ps: il burattino aggrappato all'albero sono io in un esercizio di lap dance lariana.

giovedì 17 aprile 2008

Io mi porto il Grammési

Facciamo una prima lista delle cose da portare, un misto di utile ed inutile:
  • materassino e sacco a pelo;
  • torcia (meglio 2 + batterie di scorta);
  • fornellino da campeggio più tazzerielle e, se la trovo tra le cianfrusaglie in casa, gavetta militare;
  • scatolame vario (fagioli, mais, tonno, ... in alternativa una cofana di tonno, cipolle e fagioli preparata a casa);
  • acqua e vino (a iosa);
  • radio (per la musica, mica per comunicare);
  • coltello da vero velista;
  • telo di medio peso da mettere a cavallo del boma contro l'umidità della sera;
  • asciugamani (uno grande e una salvietta);
  • carta igienica (un mucchio);
  • libri;
  • moleskine + matita, per appunti volanti;
  • vari ammenicoli tecnologici (macchina fotografica, videocamera, ...);
  • macchina per la dialisi;
  • 3 litri di vino (in onore del Capitano);
  • maschere di carnevale;
  • grammési (meglio 2).
Ma cos'é il grammési? Non lo so, ma io me lo porto.

mercoledì 16 aprile 2008

Beaufort... chi?

La scala Beaufort la conosciamo tutti (più o meno... vero Maurizio?)... misura da 0 a 12, empiricamente, l'intensità del vento.
I geni di HowToons ne hanno fatta una versione fumettosa... qui in un unico .pdf

La Scala Beaufort secondo HowToons

Ma perchè?

Ci si chiede "Ma perchè vuoi constringerti a stare per tre giorni in un guscio di vetroresina sulle viscide acque lariane, senza bagno, senza un letto, senza senso?"
In effetti la domanda ha un suo perché, ma la risposta è semplicemente "Perchè ci va".


Io sono Filippo, l'altro è Maurizio, e per prima cosa vogliamo ringraziare i nostri genitori che forse non ci rivedranno mai più. Forse. Almeno fino al nostro rientro.


In secondo, grazie al nostro Club della Vela Mareaperto che ci appoggia l'iniziativa e ci mette a disposizione la barca (pazzi!).


Già, la barca... è un Meteor, monotipo di 6 metri, stazzato, insomma divertente e sicuro, con due panche sottocoperta che fungeranno da letti.

Metero - imbarcazione monotipo 6 metri lft
Il programma è in fase di perfezionamento, a breve sarà pronta anche la lista delle cose indispensabili, ma soprattutto superflue, che non devono mai mancare.