venerdì 25 aprile 2008

Giorno 1 - 25.04.2008 - da Bellano a Piona

Foto Diario 25.04.2008


Superata la notte sconfiggendo anche l'umidità grazie a espedienti marinareschi (candela natalizia), la sveglia ci ricorda che abbiamo una missione da compiere.
Colazione frugale con caffè, brioches, arance e succo di frutta, tanica di benzina per il motore, ultime verifiche e siamo pronti per salpare.

Alle ore 11.28 lasciamo il porto turistico di Bellano, alla volta della Baia di Piona (lo sappiamo, il nome è strano, ma verificate pure sulle cartine, esiste davvero!).

La navigazione si presenta monotona a causa della quasi totale assenza di vento, e il motore fa il suo sporco lavoro per quasi un'ora, quando scapoliamo finalmente Dervio e beneficiamo dei primi aliti di vento.
Proseguiamo con il vento al gran lasco e di poppa, soffrendo da subito il caldo... più tardi ci accorgeremo di esserci bruciati la faccia (e per Filippo anche la testa).

La serena navigazione ci consente di dedicarci al pranzo:

  • pane in cassetta
  • acciughe
  • fettine di limone (nostranissimi, gentilmente forniti dalla mamma di Filippo)
  • prosciutto crudo
  • tabasco come se piovesse
  • acqua gasata
  • arancia (per abituarci allo stile galeotto che oggi più che mai ci appartiene)

Purtroppo il vento è incostante e ci costringe più volte a ricorrere al motore.
Arriviamo verso le 14.30 al traverso del lago di Piona (ops... Baia di Piona), che ci regala un'ora di puro divertimento con raffiche di vento molto forti (e Maurizio si spaventa e lasca la randa senza senso).

Alle 15.30 circa decidiamo di ormeggiare al pontile di un campeggio. Solo dopo un'ora di smadonnamenti per un ormeggio sicuro in previsione della notte, scopriamo che il posto è occupato da una barca al momento uscita.

Colti da un improvviso senso di civiltà decidiamo di entrare nel campeggio e chiedere un posto barca, pagando ben 20 euro, contrattando i 25 euro chiesti in partenza, dribblando abilmente le advances della vecchia attendente alla reception.

Smontato l'ormeggio certosino ci spostiamo verso il nuovo posto barca assegnato e lottiamo un'altra ora abbondante per assicurare la nostra casa galleggiante in vista della notte.

Ore 19.00: ormeggio completato, in sicurezza.Riordiniamo, puliamo e piazziamo il nostro benamato telo rosa anti-umidità (fa molto gay ma funziona veramente !!!).

Si conclude così, senza infamia e senza gloria, il primo giorno di navigazione, e mentre scriviamo questo diario pregustiamo la cena che ci attende: tonno, fagioli, cipolla e peperoncini enormi e piccantssimi, il tutto battezzato da tre litri di Est! Est! Est! (vino bianco, che col pesce ci sta).

Siamo stanchi, indolenziti, il mal di terra ci sta divorando in questo bar piastrellato a quadrotti, ma contenti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

... i miei migliori allievi... Siete l'orgoglio del vostro Capitano!!!

... stanotte vi canto una canzone per farvi addormentare...