domenica 27 aprile 2008

Giorno 3 - 27.04.2008 - Bellano e dintorni

La peggiore delle tre notti è passata: tantissima umidità e un continuo russare di entrambi che ci ha costretti a dormire un po' per uno; ci svegliamo alle 11 circa con le ossa indolenzite, nasi chiusi e il solito mal di testa.

Prendiamo coraggio e apriamo il tambuccio scoprendo che il porticciolo di Bellano è animato da famigliole a passeggio e anzianotti che guardano le barche passare (in mancanza dei treni o degli scavi); solamente dopo una colazione in pozzetto con caffé (2 moka per svegliarci bene), arance, brioches e succo ACE riusciamo a proferire le prime parole della giornata... Kbhaaaa!

Nonostante la stanchezza che non siamo riusciti a recuperare ci muoviamo agili e in pochi minuti la barca è armata e pronta per uscire, direzione Menaggio.

Usciti dal porto un vento leggero ci consente di tenere una bolina larga e lasciar scorrere la barca senza più toccare il timone; senza accorgercene raggiungiamo in poco tempo la sponda opposta del lago e rimaniamo ammaliati di fronte alla vista di Villa Gaeta con tanto di parco, pontile, torretta di osservazione e dependance.



Sembra tutto chiuso, e il cartello "vendesi" bene in vista ci conferma che possiamo attraccare al gavitello di fronte senza preoccuparci.

Assicurati al gavitello ci attrezziamo per l'ultimo pasto, e diamo fondo alle provviste.
Prepariamo la trippa in scatola con i soliti peperoncini giganti... peccato avere solamente una fetta di pane in due, meritava una scarpetta più profonda.

Il tempo è tiranno, l'obiettivo è essere in macchina per le 16, quindi finito il pranzo ci sganciamo dal gavitello e dirigiamo verso Bellano, dove arriveremo alle 15 circa.

La barca è un disastro, tutto è sempre in disordine e sottocoperta sembra ci sia stata la guerra, quindi ci occorrerà oltre un'ora per raccogliere i resti di questi tre giorni e ridare alla barca una parvenza di normalità (e pulito).

Ore 17.00 - finalmente a casa, con mille idee per già pronti per salpare di nuovo, tra qualche settimana, non fosse altro per collaudare due ideucce che ci sono venute in mente per migliorare l'esperienza a bordo di un Meteor.

E adesso riposiamoci, siamo stremati e il mal di terra è arrivato subito a dare noia.
Per riordinare tutto il resto c'è tempo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

bravi una bellissima esperienza, continuate così :)
ciao max dema